sabato 20 aprile 2013

DISCALCULIA: RINFORZO POSITIVO E STRUMENTI COMPENSATIVI


Come previsto oggi parleremo degli strumenti compensativi utili ai discalculici, per riuscire ad affrontare le loro difficoltà legate ai numeri e alla matematica.
Voglio partire presentando le compensazioni utilizzate da chi ha partecipato ai giochi (Lentezza, fatica e pressione… la discalculia), per farvi notare che tutti noi, quando abbiamo delle difficoltà in qualsiasi campo, cerchiamo dei modi per affrontarle (cosa giustissima!).
Nel gioco CACCIA AI NUMERI i metodi più utilizzati per facilitare il conteggio sono stati sommare le coppie “amiche del 10”, i numeri uguali oppure sommare con le dita. È bello pensare che c’è ancora chi usa questo modo che, può creare delle prese in giro, ma è il più naturale e semplice che esista!
Nel gioco NUMBER CRUNCHER, nel tentativo di digitare più numeri possibili ad alta velocità, vi siete sbizzarriti. C’è chi ha provato ad imparare a memoria una sequenza e poi digitava guardando la tastiera; qualcun altro ha provato a ripetere i numeri ad alta voce; un altro teneva lo sguardo fisso sulla tastiera. Ma, il metodo più utilizzato è stato quello di schiacciare i tasti senza guardarli… Anche se è un “trucco” utilizzabile solo da chi ha una certa dimestichezza con la tastiera, lo strumento che si sta usando.
Una cosa fondamentale quando si ha a che fare con un soggetto con discalculia (e, in generale, con DSA), è farlo ragionare con calma, concedendogli anche tanto tempo, facendogli capire che l’importante non è finire l’intero compito o verifica, ma eseguire in modo corretto quello che riesce a fare. Lo stesso vale per gli esercizi fatti a casa. Devono essere pochi, ma mirati sull’argomento, in modo che il ragazzo possa allenarsi sapendo di poter lavorare senza fretta. Se siamo di fianco a lui, lasciamo anche che sbagli per correggerlo successivamente e spiegargli bene l’errore commesso. Lasciarlo riflettere è importante anche perché potrebbe autocorreggersi, dimostrando di aver capito ed ottenendo rinforzi positivi (si accorge di essere in grado, di potercela fare!). L’aspetto psicologico è importantissimo in questi casi, quindi mai sottovalutarlo!
Per quanto riguarda gli strumenti compensativi lasciamo che usino tabelle (es. per effettuare le equivalenze) o formulari (es. quelli di geometria con formule dirette e inverse). È consentito anche l’utilizzo della linea dei numeri, che facilita la rappresentazione e il collocamento spaziale dei numeri stessi, della tavola pitagorica per le tabelline (sia per moltiplicazioni che per divisioni), di facilitatori per l’incolonnamento dei numeri (anche utilizzare colori diversi per unità, decine e centinaia può essere utile) e della calcolatrice. L’utilizzo di quest’ultimo strumento dipende anche dagli obiettivi posti al soggetto: alle elementari, dove si punta molto su far imparare i passaggi dando una struttura, sarà più limitato rispetto alle medie, dove l’attenzione sarà focalizzata sulla logica.
In caso di problemi matematici e di geometria, oltre che permettere l’utilizzo degli strumenti sopra citati, è buona norma far sottolineare i dati, permettendo la rilettura. Sempre per una questione di aiuto, l’utilizzo di immagini di qualsiasi tipo sicuramente agevolano.
Ricordiamoci che i discalculici non riescono ad attivare quei “magazzini” che consentono una decodifica immediata di semplici calcoli numerici… Anzi, loro spendono molte energie attentive per cercare di ricordare/trovare la soluzione!
Proprio per evitargli questo sforzo inutile (inutile perché ha un disturbo) bisogna porsi come scopo quello di far esercitare il ragazzo il più possibile con tali strumenti, affinché riesca a raggiungere un certo grado di dimestichezza (vi ricorda qualcosa???) ed autonomia che, sicuramente, gli infonderà sicurezza, tranquillità e voglia di fare. E, se vediamo che utilizza le dita per contare, non guardiamolo male o non diciamogli “non si fa”, ma incoraggiamolo perché anche questo è un “trucco positivo” che può essere utile a superare paure e difficoltà.
Spero vi sia piaciuto e possiate ritenerlo utile! Sono sempre a disposizione (piccolierrori@gmail.com) per qualsiasi cosa.
Ciao!
PS: per chi ha tempo consiglio anche questa lettura "Quando la matematica è un problema" per capire quanto è cambiato in 10 anni!

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