"Ci vediamo mercoledì scorso",
“Papà e cotnento”, “Entrare a d’agio”, “Pazeinti”, “Tonte in corso” (e non
Torte in corso), “La passacanta” (anziché cassapanca), “Giunio”, “Picanti”, “Tranne”
(anziché trarne”), “La Saggio” (invece di “l’assaggio”), “Ritono” (al posto di
ritorno), “All’etto” (e non “a letto”), “lorgoglio”... Sono tutti errori
presenti sulla pagina Facebook di Piccoli Errori che possono essere considerati
come errori disortografici. Non fraintendete! Questi, al 99%, sono stati commessi
per distrazione. Ma se li commettiamo noi, a maggior ragione ha il diritto di
commetterli chi ha disturbi. Non trovate?
Ma cos’è la disortografia? È un disturbo riguardante la scrittura, intesa come abilità di
codifica fonografica e competenza ortografica. È, quindi, la
difficoltà a tradurre correttamente i suoni in simboli grafici, ovvero una
difficoltà nell’ortografia, che provoca:
-
Confusione
tra fonemi simili: F e V, T e D, B e P, L e R;
-
Confusione
tra grafemi simili: b e p, d e q,
m e n;
-
Omissioni, come nell’uso delle doppie (chiodo/ciodo, ghiro/giro, palla/pala);
-
Inversione di lettere (es. al invece di la);
-
Troncamenti, ovvero mancanza dell’ultima
parte della parola;
-
Fusioni o separazioni sbagliate
delle parole;
-
Nel ricordare
le regole grammaticali (errori
nelle doppie, nell’uso di H, punteggiatura…);
-
Nell’uso
degli accenti (e/è).
A questi problemi si aggiungono
la difficoltà nella coordinazione
visuo/spaziale e la lentezza
nella produzione. I soggetti con tale disturbo avranno quindi problemi a comporre e copiare testi e scrivere correttamente
sotto dettatura.
Ma, come sempre, possiamo
aiutarli! Dobbiamo consigliare, fornire ed insegnare ad utilizzare gli
strumenti corretti. Infatti, i disortografici sono in grado di correggersi se possono ascoltare quello che hanno
prodotto. Permettere l’utilizzo del
computer in classe e per svolgere i compiti scritti, con installati software
che consentono di poter riascoltare quanto creato (ad esempio LeggiXme), è un passo importante. È necessario
concedergli tempo, lasciarli scrivere con tranquillità. Per quanto riguarda le
verifiche, è importante privilegiare i
contenuti anziché la forma.
Ma non è finita qui. Ci sono
anche dei software fatti apposta per esercitarsi e ridurre tali difficoltà. Io
ne ho trovato uno gratuito cercando su Internet (LA CASA DELLE PAROLE),
ma ce ne sono anche altri prodotti da case specializzate (come la Erickson) ben
fatti ed utili.
Insomma, informarsi prima di
tutto! Subito dopo è necessario mettere in pratica quanto si è appreso,
capendo tali difficoltà e cercando i modi migliori per essere d’aiuto.
Io spero di esserci riuscito! ;)
Ciao!
Io spero di esserci riuscito! ;)
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